Collaborazione tra Aree Protette
APAM e Gran Paradiso: le sfide storiche e l'intensa collaborazione
Collaborazione tra Aree Protette
Due giorni di formazione congiunta per i guardiaparco delle Aree Protette Alpi Marittime e del Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Nel segno della storia comune di ex Riserve reali di caccia si riscopre l'antico legame delle Alpi Marittime con il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Il personale dei due Enti sarà infatti impegnato in due giornate di formazione presso la sala R. Mucciarelli , a Chiusa di Pesio.
Non è la prima volta che gli agenti di vigilanza - tra quali da sempre c'è un'amichevole e sana rivalità alle prove del Memorial Danilo Re - si ritrovano per momenti di approfondimento e di scambio; già nel 2024, i guardiaparco APAM si erano recati al Parco del Gran Paradiso per una formazione generale sulla fauna e la flora del territorio e, in particolare, per un approfondimento sugli atti di polizia giudiziaria e amministrativa inerenti la loro professione.
A inizio aprile le Aree Protette Alpi Marittime ricambiano il favore con una due giorni di formazione sulle tematiche più svariate: dalle misure di conservazione e gestione pastorale, all'impatto del lupo sulle attività zootecniche e relativi sistemi di prevenzione, alla gestione degli alpeggi all'interno delle Aree Protette, passando per le associazioni fondiarie, la gestione della specie cinghiale in merito alla PSA (Peste Suina Africana) e il lavoro del Nucleo Cinofilo Antiveleno.
Si parlerà inoltre della gestione delle emergenze e delle chiamate di soccorso, aspetto fondamentale per chiunque lavori in un ambiente che, a volte, può rivelarsi insidioso.
Interverranno i tecnici e guardiaparco APAM, ma non solo; anche la Regione Piemonte e le Aree Protette Alpi Cozie contribuiranno alla formazione.
Ma i momenti di incontro e scambio nascono tempo fa e ancora si ricordano non solo per le esperienze condivise, ma soprattutto per i classici "scherzi da guardiacaccia"!
Tra le guardie di quelle che all'epoca erano le riserve reali correva una spiccata rivalità.
Memorabili le sfide: i guardiacaccia delle Alpi Marittime, ospiti di quelli della Valle d'Aosta presso la Riserva della Vallée, durante una battuta di caccia vennero "encherà", abbandonati su una parete rocciosa dove rimasero bloccati. Solo dopo molte suppliche, arrivò l'aiuto richiesto.
Ma la "vendetta" è un piatto che va servito freddo e così, quando i valdostani furono ospiti in Valle Gesso, i guardiacaccia fecero scoprire loro la Rocca di San Giovanni, ma attenzione! Accompagnati in salita lungo il versante ovest seguendo l'agevole mulattiera di Val Cuberta, li abbandonarono sul versante opposto, decisamente più ripido e roccioso. Tornarono a soccorrerli solo dopo aver ascoltato a lungo le loro richieste d'aiuto... Pan per focaccia, insomma!
Un rapporto tra colleghi ma, anche, tra amici che condividono una professione e, soprattutto, la passione per la montagna e per la natura e che ancora oggi, grazie a questi momenti di incontro e formazione condivisa, dimostrano di portare con onore e professionalità la "divisa" verde e il logo del loro Ente di appartenenza, per un lavoro che è prima di tutto responsabilità e tutela verso la natura e verso chi quella natura desidera conoscerla e viverla.